martedì 17 febbraio 2015

Introduzione al mio nuovo libro "Il mammifero anarchico", in vendita sia in edizione cartacea che in versione e-book.


Pacificate le greggi, è tornato il silenzio.
Il dio denaro, unico generatore di valori sopravvissuto, sembra ormai aver delimitato irrimediabilmente i confini dell’agire politico, riducendolo a mero strumento di attuazione di decisioni economiche prese da un ristretto numeri di burocrati e banchieri. Allo stesso tempo, e con simili intenti, anche il mondo dell’informazione viene sempre più ammaestrato e costretto ad assumere i connotati di un gigantesco megafono, amplificando l’unica voce rimasta in campo, quella del padrone. L’incessante e martellante bombardamento mediatico fatto di informazioni fugaci e volatili ha in questo modo inevitabilmente ridotto gli spazi di conversazione ed interrotto drasticamente il tempo della riflessione. Così piegato, l’animale uomo, mercificato ed alienato a dismisura, ha ormai addirittura dismesso le proprie pulsioni desideranti e trasformato il suo potenziale sessuale ed erotico in forza lavoro o nel suo valore di scambio equivalente.
Date queste condizioni, in un mondo in cui il dominio capitalistico superata la sua fase spettacolare viene sempre più ad assumere una dimensione biopolitica totalizzante, si fa più urgente la necessità della costruzione e predisposizione di necessari antidoti che siano all’altezza della sfida attuale.
Il nemico è lo stesso di sempre, il Potere con la P maiuscola, quello che condiziona il nostro modo di mangiare, di vestire, di pensare, e che da nemico esterno  si è ora trasformato anche in nemico interno introducendosi subdolamente nelle nostre menti. E’ quindi soprattutto verso noi stessi che dobbiamo rivolgere ora lo sguardo se vogliamo veramente sradicare la malapianta del dominio neoliberista e statalista. A questo appuntamento di certo gli anarchici non arrivano totalmente impreparati, tutt’altro.
La nostra vecchia cara Idea, piantata saggiamente dalle fervide menti che ci hanno preceduto, è ora capace di germogliare frutti inaspettati proprio quando le contraddizioni del capitalismo finanziario vengono oggi sempre più alla luce. Occorre però rivolgere lo sguardo nella giusta direzione e in tempi difficili come questi, aguzzare l’ingegno. “Malatempora currunt”… gli oligarchi a capo di Amazon, Apple, Nestlé, Facebook, Google, ecc… stanno inventando il nostro futuro plasmandolo a misura dei loro interessi. In conseguenza di ciò, lo stesso famigerato “conflitto di interessi”, da fenomeno episodico diventa così elemento endemico e costitutivo della macchina amministrativa, a tal punto che oggi non si dà governo se non in conflitto di interessi.
I consigli di amministrazione delle sempre più voraci multinazionali, in combutta con i burocrati di governo che assecondano sfacciatamente i loro propositi, monitorano ogni aspetto della nostra vita; sanno tutto del nostro passato e valutano alla perfezione i nostri gusti e le nostre debolezze, sanno dove siamo ed a cosa stiamo pensando. Alcune multinazionali si spingono addirittura a studiare i  comportamenti dei giocatori dei cosiddetti “massively multiplayer on-line games”, utilizzati come banco di prova per esperimenti sull’impatto di possibili politiche sociali.
Ma allora se di biopolitica oggi si tratta, cioè del dominio totalizzante dell’Impero neoliberista su ogni fase della nostra vita, il nostro sforzo e il nostro sguardo dovranno essere principalmente indirizzati verso la sfera morale e pedagogica nell’accezione da sempre esemplificata dalla gran parte delle dottrine anarchiche e libertarie di tutto il mondo. Coloro che non hanno mai avuto dimestichezza con questi ideali troveranno qui uno strumento utile e propedeutico per districarsi in questo caotico e meraviglioso mondo dell’Idea anarchica. Chi invece si è sempre nutrito di tali letture vi troverà non solo una panoramica riassuntiva dei principali concetti che hanno caratterizzato la storia del pensiero morale e pedagogico anarchico, ma anche possibili spunti per affrontare le sfide attuali con nuove parole/idee e soprattutto con nuove azioni. In fondo questo libro avrebbe anche potuto chiamarsi: “Guida all’edificazione dell’uomo libero”, perchè tali sono i presupposti ideologici che da sempre animano il pensiero anarchico, dove per uomo libero, si deve intendere una persona che sia veramente maestra di se stessa e che non sia ammaestrabile da qualsivoglia autorità esterna, sia essa di tipo materiale (Stato, Chiesa, Partito, Esercito) sia essa di tipo spirituale/metafisico (religioni, ideologie astratte, superstizioni varie).